Si porta all’attenzione degli organi di informazione la situazione che stanno vivendo gli ospiti del “Centro Diurno Socio-Sanitario per Disabili” attivo presso il Centro Juventus di Vibonati.
La tipologia di assistenza erogata dal “Centro Diurno socio-sanitario” è rivolta a pazienti affetti da varie patologie, gravemente invalidanti, i quali abbiano superato l’età evolutiva e quindi presentino un quadro clinico stabilizzato. Ad essi viene offerta assistenza sanitaria (attraverso le figure del fisioterapista, del terapista occupazionale, dell’infermiere professionale, dello psicologo e dell’educatore professionale), assistenza sociale (attraverso le figure dell’animatore di comunità e dell’assistente sociale) e assistenza alla persona (attraverso le figure degli operatori socio-sanitari).
Gli utenti afferenti al Centro sono 13, provenienti dai comuni del Golfo di Policastro.
Dal 30 aprile, quando è scaduta l’ultima autorizzazione al trattamento, questi ragazzi non ricevono assistenza di alcun tipo, sanitario o sociale, né attraverso il Centro Juventus né attraverso altre istituzioni. La motivazione della mancata assistenza è nella scarsità di fondi nelle casse dell’A.S.L. di Salerno.
Con la lettera che alleghiamo, portiamo tale problematica all’attenzione del commissario straordinario dell’ASL di Salerno (dott. De Angelis) e degli assessorati alla sanità ed alle politiche sociali presso la Regione Campania.
Da un lato c’è l’evidenza, sulla base di parametri squisitamente medico-sanitari, della necessità che questi cittadini ricevano l’assistenza sanitaria alla quale hanno diritto. Dall’altro lato tale diritto viene cancellato sulla base di parametri puramente amministrativi ed economici, nella totale indifferenza delle Istituzioni che –al contrario- dovrebbero garantire tutti i cittadini ed in particolare i diversamente abili.
Gli effetti negativi di tale situazione ricadono innanzitutto sugli utenti: la mancanza delle terapie, degli stimoli, dei momenti di aggregazione e di socializzazione garantiti dalla nostra struttura aggravano un quadro clinico già delicato ed annullano i risultati faticosamente acquisiti nel tempo, sia sul piano sanitario che su quello sociale e comportamentale.
Conseguenze negative sono sopportate anche dalle famiglie, private di questo importante sollievo nella quotidiana ed impegnativa cura dei propri congiunti, soprattutto considerando l’avanzata età della gran parte dei genitori dei nostri assistiti.
Infine si rileva che la sospensione di tale servizio comporta pesanti conseguenze sul piano occupazionale in una realtà locale non certo florida o ricca di occasioni di lavoro. Le famiglie chiedono a gran voce una soluzione al disagio che questa situazione sta creando ed una risposta alla legittima domanda di salute e di assistenza per i propri congiunti. (Centro Juventus Vibonati)

Qui la lettera del Centro Juventus