La tammorra come simbolo di protesta, di riscatto sociale e di lotta per i diritti. A spiegarlo è stato il maestro Marcello Colasurdo, ospite, sabato 28, del III Festival della Tammorra di Protesta che si terrà dal 25 al 29 luglio a Villammare di Vibonati.
L’artista, voce e simbolo del gruppo operaio “E Zezi” di Pomigliano d’Arco, ha ricordato come “la musica popolare possa essere, come è stata, veicolo privilegiato di trasmissione della voce della gente, dei suoi disagi e delle aspirazioni”.
Questo lo spirito che anima l’evento giunto alla sua terza edizione.
Una manifestazione, una idea, che viaggia sulle ali delle tradizioni con un occhio attento alla storia che le ha interessate da vicino.
Così, nella splendida cornice del Golfo di Policastro, lungo le spiagge di Villammare di Vibonati, quella storia riconquista il posto che gli spetta; ritrova i luoghi in cui si è manifestata rendendoli immortali.
I posti in cui è giunta una voce di speranza, quella condotta dall’eroe risorgimentale Carlo Pisacane e dai suoi Trecento uomini. Una voce che si rivolgeva alla gente comune in una protesta che partiva dal basso, dalle classi meno abbienti, dai contadini chiamati a prendere coscienza del proprio ruolo centrale nella nascita della nuova nazione italiana.
Dalle terre in cui, il 28 giugno 1857, approdò il piroscafo “Cagliari”; dalla Marina dell’Oliveto di Villammare in Vibonati, la spiaggia che accolse la sfortunata spedizione, quella voce rivivrà “più forte che mai”. La voce di un popolo, di una terra, di una cultura che si espande partendo dal Cilento sino a giungere a comprendere l’intero Mezzogiorno d’Italia.
Prospettiva ampia che pone il III Festival della Tammorra di Protesta in relazione diretta con altri importanti eventi. “L’azione – ha commentato il vicepresidente dell’Associazione 1857 Paolo Garofalo – è volta a creare un legame sempre più stretto con una grande manifestazione quale è “La Notte della Taranta”. Dal Cilento al Salento lungo un unico percorso, attraversando chilometri sul filo conduttore della musica popolare, varia, sfaccettata, particolare ma comunque carattere accomunante.
In tale contesto (la 5 giorni che interesserà piazza Maria SS di Portosalvo e piazza Nicotera a Vibonati) artisti del calibro di Marcello Colasurdo, ‘O Lione, Compagnia Daltrocanto, e Panacea  si affiancheranno a musicisti simbolo della manifestazione Salentina come gli AriaCorte.

Organizzato dall’Associazione 1857 in collaborazione con il Comune di Vibonati, con il patrocinio della Regione Campania e della Provincia di Salerno, il III Festival della Tammorra di Protesta comprenderà convegni, mostre d’artigianato locale e tanta musica popolare.